venerdì 14 luglio 2023

L’accertamento dell’Agenzia delle Entrate sul prezzo di vendita dell’immobile

 Hai venduto o acquistato un immobile ed hai ricevuto un accertamento dell’Agenzia delle Entrate perché il valore dell’immobile era troppo basso?


Ritieni di aver operato correttamente e non sai se puoi contestare l’avviso di accertamento?

Allora devi sapere che

L’avviso di accertamento fondato esclusivamente sui valori OMI non è sufficiente ad indicare il reale valore dell’immobile.

La vicenda

Una società specializzata nel settore immobiliare vendeva degli ufficio ad un prezzo concorrenziale, anche in ragione dei diversi lavori da fare e quindi della minore temporanea fruibilità.

Tuttavia, secondo l’Agenzia delle Entrate tale prezzo risultava essere troppo basso rispetto ai valori O.M.I. (acronimo dell’Osservatorio Mercato Immobiliare).

L’Osservatorio è una banca dati di libera consultazione utilizzata per conoscere le quotazioni dei valori immobiliari e delle locazioni del territorio nazionale e per determinare l’ammontare delle relative tasse da dover versare.

Ritenuto di aver sempre operato correttamente e che l’Agenzia delle Entrate fosse in torto, non avendo neppure valutato le reali condizioni dell’immobile, la società impugnava l’avviso di accertamento.

La motivazione

Sulla base di un orientamento oramai consolidato, la Cassazione ha accolto le contestazioni della società, ritenendo che:

l’avviso di liquidazione non può essere fondato esclusivamente sullo scostamento tra il corrispettivo dichiarato nell’atto di compravendita ed il valore del bene risultante delle quotazioni OMI pubblicate sul sito web dell’Agenzia delle entrate, atteso che queste non costituiscono fonte di prova del valore venale in comune commercio, il quale può variare in funzione di molteplici parametri (quali l’ubicazione, la superficie, la collocazione nello strumento urbanistico), limitandosi a fornire indicazioni di massima e dovendo, invece, l’accertamento essere fondato su presunzioni gravi, precise e concordanti.

Cass. civ., Sez. V, Ordinanza, 06/11/2020, n. 2487

Conclusioni

Con tale decisione si conferma quindi come all’Agenzia delle Entrate non sia consentivo fare riferimento solo ai valori OMI.

Diversamente, ogniqualvolta voglia imputare delle maggiori imposte dovrà sempre offrire degli ulteriori elementi indiziari che siano gravi, precisi e concordanti, dato che il prezzo di un immobile è pur sempre soggetto ad oscillazioni

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