venerdì 24 maggio 2024

I DIRITTI DEL PROPRIETARIO AL TERMINE DEL CONTRATTO DI LOCAZIONE

Tutti sappiamo come una parte non indifferente dei contratti di locazione sottoscritti ogni anno nel nostro Paese non arrivi alla scadenza prefissata ma venga recesso prima che la sua validità giunga al termine prestabilito.

A differenza di quanto si sia portati a pensare, nella maggior parte dei casi la conclusione del rapporto tra il locatario e la persona (o la famiglia) in affitto si verifica dopo che le parti sono riuscite a trovare un accordo per l’interruzione. Una fine consensuale, dunque, a cui si può giungere per una serie infinita di motivazioni.


Quali richieste può avanzare un proprietario al termine del contratto di affitto?

In tutti gli altri casi – ossia quando il proprietario e l’affittuario decidono di rispettare il patto sottoscritto fino alla conclusione naturale – la legge in materia individua un elenco di diritti che il locatario può rivendicate una volta oltrepassata la data di scadenza del contratto.

In particolare, il proprietario può esigere di riottenere i locali oggetto di affitto nelle stesse identiche condizioni in cui si presentavano prima dell’ingresso della controparte.

Nel caso in cui questo non avvenga e vi siano danni alla struttura, è sempre suo diritto irremovibile quello di trattenere la cauzione versata all’inizio del rapporto.

Tutti i diritti riconosciuti al locatore quando scade il contratto d’affitto

Le uniche eccezioni che vengono riconosciute sono quelle relative all’usura che ogni immobile subisce con il trascorrere del tempo: è il caso del deterioramento dell’intonaco, della comparsa della ruggine in alcune aree specifiche o delle crepe che possono comparire sulle superfici in legno.

Infine, se le parti in causa scelgono di avviare una trattativa per rinnovare il contratto di affitto, il locatore ha diritto a muovere le seguenti istanze:

  • può avanzare la richiesta di inserire determinate modifiche all’interno del documento, come l’innalzamento del canone mensile e l’introduzione del divieto di subaffitto;
  • può esigere che alcuni spazi dell’unità immobiliare vengano esclusi dall’accordo per poterne usufruire di persone (si pensi ai garage, ai magazzini o alle cantine).

* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.

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