Stando a quanto afferma il dossier OMI sull’andamento del mercato immobiliare residenziale italiano, nel corso del II trimestre 2017 le compravendite abitative sarebbero cresciute di oltre 5.000 abitazioni rispetto allo stesso quarto del 2016, per un volume pari a 145.529 unità. L’incremento tendenziale è pari al +3,8%, e pur rallentando rispetto al +8,6% che invece era stato segnato nel corso del trimestre precedente, permette agli analisti dell’immobiliare tricolore di concludere facilmente come il mercato delle abitazioni sia in recupero quasi ininterrotto dal 2014, e che sul piano del volumi scambiati, gli effetti della pesante contrazione del 2012 sono quasi del tutto riassorbiti.
Crescono anche le superficie compravendute
Alla crescita del numero di operazioni di compravendita è intuibilmente corrisposta anche una crescita delle superfici oggetto di transazione: l’OMI segnala nel suo report trimestrale che alle oltre 145 mila abitazioni compravendute sono risultati essere equivalenti 15,3 milioni di metri quadri, in aumento del 3,8% su base annua e, dunque, esattamente in linea con il rialzo del numero di unità immobiliari oggetto di compravendita.
A conferma di ciò sia d’altronde sufficiente dare uno sguardo al dato della superficie media dell’abitazione compravenduta, che risulta essere pari a poco più di 105 metri quadri nel II trimestre 2017, immutata rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Le superfici medie più elevate delle abitazioni scambiate si osservano nel Nord Est, con gli immobili che hanno in media superato i 112 metri quadri, mentre le abitazioni più piccole sono state quelle acquistate nel Nord Ovest, con 101 metri quadri circa.
Le compravendite per dimensione
Passando poi all’analisi dei dati di compravendite di abitazioni per la loro dimensione, con statistiche aggregate per tagli dimensionali, la maggior parte delle compravendite nel corso del II trimestre 2017 ha riguardato le unità con una superficie dimensionale compresa tra 50 e 85 metri quadri, con una quota di oltre il 30% del totale degli acquisti, mentre la classe di superficie tra gli 85 e i 115 metri quadri ha assorbito una quota di mercato del 27,7% del totale.
I tagli più grandi (intendendo per tali le classi tra 115 e 145 metri quadri, e oltre i 145 metri quadri) hanno pesato per circa il 16% ciascuno, mentre la quota di acquisti di unità di taglio più piccolo, fino a 50 metri quadri, è stata del 9% circa.
Si noti altresì come la distribuzione delle compravendite secondo il taglio dimensionale si mostri in linea con la distribuzione nazionale, con sole alcune eccezioni: nel Nord Est, in particolar modo, le case più grandi hanno inciso per più del 20% sul totale delle compravendite, mentre quelle che hanno una superficie compresa tra i 50 e gli 85 metri quadri, che già rappresentano in tutte le aree geografiche il peso predominante, hanno un peso oltre il 35% nel Nord Ovest.
Analizzando poi i tassi tendenziali del mercato per quanto concerne ancora il II trimestre 2017, rispetto all’omologo periodo del 2016, per classi dimensionali di abitazioni, emerge ancora una maggiore crescita per le unità che hanno una superficie inferiore ai 50 metri quadri, in incremento del 5,7%. Le abitazioni che hanno una superficie maggiore di 115 metri quadri hanno invece conseguito – a livello nazionale – una prestazione inferiore rispetto alla media del mercato.
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