giovedì 23 gennaio 2025

Si devono pagare le spese condominiali anche se l’appartamento è vuoto?

Vivere in condominio significa rispettare una serie di regole per il vivere comune. È forse questa, a livello di oneri, la differenza più grande tra la vita in appartamento e quella in casa indipendente: il rispetto delle esigenze altrui in un contesto di convivenza, seppure in senso lato.

Non meno importante, poi, è il pagamento delle spese condominiali, indispensabili per mantenere l’edificio e le zone comuni sicure, pulite e funzionali. Ogni condomino, infatti, si avvale inevitabilmente di aree e servizi comuni a tutti gli abitanti del palazzo, come la pulizia delle scale, dei cortili, la portineria, l’ascensore e il riscaldamento centralizzato, contribuendo economicamente in base ai millesimi del proprio immobile. 

Quando l’appartamento è vuoto, l’onere delle spese condominiali diventa ancora più gravoso per il proprietario, che talvolta considera ingiusto il pagamento per servizi e spazi non utilizzati. Prima di contestare questa situazione all’amministratore, è tuttavia consigliabile comprendere cosa stabilisce la legge e il motivo.

Spese condominiali in appartamento vuoto: si pagano?

Può sembrare assurdo a prima vista, ma secondo la legge anche il proprietario di un appartamento vuoto è tenuto a pagare le spese condominiali. Questo obbligo scaturisce dalla comproprietà degli spazi comuni, indipendentemente dal reale beneficio che se ne trae.

Inoltre, va considerato che se il proprietario volesse abitare nell’appartamento o affittarlo a qualcun altro, potrebbe comunque usufruire degli spazi comuni. Ad esempio, se l’appartamento non è abitato e si è in attesa di trovare nuovi affittuari o compratori, è probabile che il proprietario visiti il condominio per verificare lo stato o mostrare la casa ai possibili acquirenti.

Il proprietario di un appartamento all’interno di un condominio è, dunque, comproprietario delle aree comuni, indipendentemente dall’utilizzo effettivo, ed è pertanto tenuto a pagare le spese condominiali. In caso contrario, sarebbe equiparabile a chiedere al proprietario di non pagare l’affitto per il periodo trascorso in vacanza. Per gli stessi motivi, non è possibile ottenere una riduzione delle spese condominiali.

Spese condominiali, quando non si devono pagare?

L’obbligo di pagamento delle spese condominiali coinvolge tutti i condomini in proporzione ai millesimi di proprietà posseduti. Ciò implica che tutti devono contribuire, in una misura prefissata (oltre a eventuali interventi straordinari), indipendentemente dall’utilizzo effettivo dell’appartamento.

Allo stesso tempo, alcune spese non sono ripartite matematicamente in base alla proprietà, ma dipendono dall’uso effettivo. Un esempio è il riscaldamento centralizzato, il cui costo per ogni condomino è determinato principalmente dai consumi.

Naturalmente, se l’appartamento è vuoto, il proprietario non è obbligato a coprire le spese legate ai consumi, considerando che tali consumi sono nulli. Tuttavia, ciò non significa che il proprietario dell’appartamento vuoto possa ignorare completamente le spese per il riscaldamento.

I condomini con impianto termico centralizzato presentano, per quest’ultimo, anche una quota fissa da pagare per il riscaldamento, la quale non dipende dai consumi ma dai millesimi di proprietà. Pertanto è necessario pagare questa parte delle spese condominiali anche se l’appartamento è vuoto.

La spesa è comunque ridotta, poiché non si aggiunge alcuna somma per la quota variabile, dato che l’appartamento è vuoto e i consumi sono nulli. Questo principio si applica a qualsiasi spesa legata ai consumi, senza eccezioni.

Spese condominiali per appartamento vuoto: le eccezioni

Infine, è possibile ottenere una riduzione delle spese condominiali previo consenso del condominio. L’assemblea condominiale può derogare completamente dal pagamento delle spese condominiali per un condomino. Naturalmente, questa soluzione comporta un aumento dei costi per gli altri condòmini, ma in presenza di particolari esigenze potrebbe essere concessa un’eccezione in caso di appartamento vuoto.

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